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Under 12 Concentramento a Colle Val D’Elsa

“Segnali dallo spazio”: il soggetto di un film con Jodie Foster (Contact il nome del film per i più pignoli), ma anche un buon argomento per parlare del Rugby dei nostri piccoli atleti della U12, che hanno visto la loro partecipazione al Raggruppamento di Colle Val D’elsa la scorsa domenica 28 ottobre.

Un appuntamento con poche squadre, oltre a noi, solo la stessa squadra organizzatrice e il Molon Labè; tutto condito da un pessimo tempo che per fortuna ci ha graziato per gran parte della mattinata.

Primo confronto con il Molon Labè, avversari sempre agguerriti e da non sottovalutare mai; vinciamo la partita, ma dando da subito un’idea delle nostre caratteristiche, sia sotto il profilo dei meriti, che degli aspetti da migliorare.

Le partite sono più lunghe del solito (francamente una formula che mi piace): due tempi da 15 minuti; ed anche la seconda partita con i padroni di casa, ci vede vittoriosi, pure in maniera più larga rispetto al primo scontro.

Ma torniamo al titolo dell’articolo: i “Segnali dallo spazio”, per affrontare i temi tecnici della giornata.
Mi piace partire dalle cose positive: iniziamo a vedere un po’ più lo “spazio” e questo sia in fase di attacco che difensiva (ecco svelati i “segnali” di cui parlo) e anche le azioni individuali, sono state fatte utilizzando tali spazi.
Siamo all’inizio del percorso, sono per l’appunto segnali e ben vengano; abbiamo una più che buona “base” per migliorare. Altro elemento positivo la grinta e la voglia di sfidare l’avversario, più che altro in fase di attacco, meno nella fase difensiva.
Questo ultimo aspetto ci porta alle note da migliorare. la sfida diretta con l’ avversario, ci vede applicare in molti giocatori (ma non nei più) tanta grinta, ma scarsa efficacia; la solidità difensiva è ancora lontana da vedersi. Il lavoro “sul pallone” è ancora troppo grezzo e soprattutto discontinuo, anche se diversi ragazzi hanno iniziato a mostrare buona attitudine al sostegno e a dare quella continuità (in attacco) che purtroppo ancora manca in difesa.
Come al solito, non ci rimane che lavorare intensamente. Abbiamo una bella Under 12, ma non possiamo rimanere ancorati agli errori degli altri per portarci a casa i risultati per cui lavoriamo (e non parlo delle vittorie, ma degli obbiettivi tecnici che ci proponiamo). Dobbiamo dare un segnale forte di miglioramento che ci permetta di terminare le partite soddisfatti per come abbiamo giocato e non per il numero di mete fatte o subite.
Il film che da il nome a queste poche righe di cronaca domenicale, ci da anche questa speranza. Dal silenzio cosmico, la protagonista carpì dei segnali, andando poi a fare un’esperienza di contatto diretto. Anche noi stiamo vivendo un’esperienza simile, riceviamo tanti segnali che ci danno speranza e non vediamo l’ora di avere un contatto diretto con il Rugby organizzato ed equilibrato, sia in fase offensiva, che difensiva, che ad oggi possiamo considerare ancora un …alieno.
buon Rugby
Manfredi

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