«Stavo sugli spalti del campo da Rugby dei Rangers Rugby Vicenza e quello che all’ora era il mio ragazzo, si stava allenando con la Seniores maschile. Mi si avvicina un omone, grande e grosso.Si siede vicino a me e mi dice “Tu potresti venire a giocare con la femminile!”, mi volto e lo guardo con stupore: “Sono otto anni che non faccio sport e fumo dieci sigarette al giorno, non credo faccia per me” dico mettendomi a ridere. Mauro, così si chiama, mi invita a prendere un gelato, sfidandomi che per la fine dell’ultimo cucchiaino mi avrebbe convinta a provare. Non ricordo se è stata la sera stessa, non avevo niente con me, un asciugamano per la doccia, pantaloncini, scarpe, nulla. Quella sera di ottobre del 2009 le mie future compagne di squadra mi prestarono tutto, dalla maglietta al cambio dopo la doccia. Un paio di scarpini raccattati nel fondo del cassone degli oggetti smarriti e via. Il mio primo allenamento non lo dimenticherò mai».
Aprile
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